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La canonizzazione di padre Luigi Scrosoppi – un anniversario importante

Immagini dei cinque canonizzati sulla facciata di San Pietro

Oggi, 10 giugno 2024, è il 23.mo anniversario della canonizzazione di padre Luigi Scrosoppi celebrata da Papa Giovanni Paolo II in Piazza S. Pietro, a Roma. Padre Luigi viene accomunato alla gloria dei santi proprio nel giorno in cui la Chiesa cattolica ricorda la solennità della Ss.ma Trinità, sorgente e meta di santità di ogni cristiano.

Quel giorno, di 23 anni fa, a Roma c’era una nutritissima rappresentanza delle Suore della Provvidenza, proveniente dall’Italia e dalle terre di missione, esultante per la canonizzazione del loro fondatore, e chi non era presente seguiva la celebrazione attraverso la tv e la radio. C’era naturalmente Peter Chungu Shitima, studente dell’Oratorio di s. Filippo Neri, protagonista del miracolo avvenuto nello Zambia (Africa) che aveva portato alla canonizzazione; c’erano tanti collaboratori, volontari e amici delle Suore della Provvidenza; c’erano gruppi di bambini e bambine che, nelle varie opere, venivano accolti e curati dalle suore della Provvidenza; c’erano tanti, tanti friulani che, con “orgoglio”, hanno saputo onorare il loro santo in un modo del tutto speciale. Quel giorno è stato per tutti una grande festa ed è tuttora il vanto dei friulani!

Nella lettera decretale con cui si proclama la santità di padre Luigi Scrosoppi, Papa Giovanni Paolo II così si esprime:
“Il Regno di Dio era il perno dell’opera pastorale e della carità del Beato Luigi Scrosoppi, che contribuì molto all’umanità sofferente, alle ragazze abbandonate, povere, malate e abbandonate dalla società. Per tutta la vita, agì sempre spinto dallo spirito della carità, avendo Gesù come maestro e confidando pienamente nella Provvidenza di Dio.”

Nell’omelia pronunciata quel giorno da papa Giovanni Paolo II ritroviamo il cuore del carisma e della santità di san Luigi Scrosoppi:
“La carità fu il segreto del suo lungo e instancabile apostolato, nutrito di costante contatto con Cristo, contemplato e imitato nell’umiltà e nella povertà della sua nascita a Betlemme, nella semplicità della vita laboriosa a Nazaret, nella completa immolazione sul Calvario, nell’eloquente silenzio dell’Eucaristia. Per questo la Chiesa lo addita ai sacerdoti e ai fedeli quale modello di profonda ed efficace sintesi tra la comunione con Dio e il servizio dei fratelli. Modello, in altre parole, di un’esistenza vissuta in comunione intensa con la Santissima Trinità”.

Anche un’ampia cronaca del tempo, iniziando dai giornali nazionali a quelli regionali e locali, ha saputo annunciare con entusiasmo e gioia l’evento della canonizzazione presentando la vita, l’opera e la spiritualità del santo come modello di fede concreta e di testimonianza di carità verso i più poveri.

Giornali che parlano della canonizzazione di san Luigi

La visione della carità verso Dio e verso il prossimo, che vediamo incarnata in san Luigi Scrosoppi, è, nella chiesa e nel mondo, una pedagogia realista dell’amore che porta alla santità, una santità fatta, quindi, di gesti e di atteggiamenti quotidiani ispirati dal vangelo. Questa pedagogia è vissuta ed è testimoniata tuttora, dalle suore della Provvidenza e da tanti laici, con originalità e freschezza, nelle diverse parti del mondo e nei diversi servizi educativi e infermieristici. In questo modo, il carisma del nostro santo diventa narrazione, provocazione e testimonianza.

E’ questo il motivo per cui, noi, i cristiani di oggi, vogliamo ringraziare il Signore per aver dato alla chiesa e al mondo un esempio così luminoso e sicuro di santità.

O Padre misericordioso,
che mediante il Signore Gesù Cristo
sostieni l’umanità
con il dono del tuo Spirito,
noi ti ringraziamo
per la forza di amore che hai concesso
a san Luigi Scrosoppi.
In lui noi ammiriamo
la luce della santità sacerdotale,
il fascino della vita a te consacrata
e la dedizione totale ai bisognosi
e ai deboli.
Con fiducia noi ti chiediamo
che nella Chiesa rifulga
la santità dei tuoi ministri,
rifioriscano le vocazioni
al presbiterato e alla vita religiosa
e si affermi la scelta
di servire i fratelli più poveri. Amen.

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