“Il ritratto che oggi regaliamo ai nostri abbonati, venne eseguito dal valente prof. Milanopulo al letto di morte del p. Scrosoppi, perché mancava un ritratto di lui vivente”. (Dal giornale “Il Cittadino Italiano”, 5-6 maggio 1884, nel trigesimo anniversario della morte di P. Luigi Scrosoppi)
Biografia
Luigi Scrosoppi nacque a Udine il 04 agosto 1804, sin da giovane seguì la vocazione al sacerdozio, come avevano fatto i due fratelli Carlo e Giovanni Battista. Ordinato sacerdote nel 1827 si dedicò totalmente alle cure della Casa delle Derelitte, sorta per le bambine orfane e abbandonate. Non esitò a farsi mendicante per procurare loro i mezzi di sostentamento. Per le maestre della casa costituì una comunità religiosa, le “Suore della Provvidenza” che si diffusero in Italia, America Latina, Africa, India ecc. Dopo una vita spesa per la carità morì a Udine il 03 aprile 1884. Fu proclamato Beato da Papa Giovanni Paolo II il 04 ottobre 1981 e canonizzato il 10 giugno 2001.
Bibliografia
I testi più conosciuti su Padre Luigi Scrosoppi sono: Memorie del Padre Luigi Scrosoppi D.O., di Luigi Tinti, Udine, Tipografia del Patronato, 1897 e Padre Luigi Scrosoppi, di Guglielmo Biasutti, Udine, Arti Grafiche Friulane, 1970.
Sul sito delle Suore della Provvidenza è presente la bibliografia completa.
Scritti di san Luigi
San Luigi scrisse diverse cose nell’arco della sua vita, un settore interessante è quello costituito dalle lettere che egli scrisse alle sue suore. Da esse si coglie l’animo del padre, quello che di significativo ha voluto trasmettere o infondere.
I motivi più ricorrenti per cui il santo scriveva erano: le ricorrenze annuali del Natale e della Pasqua; l’onomastico di superiore e suore; dare o chiedere notizie sia riguardo alla congregazione sia riguardo singole suore.
Come dice Mons. Biasutti le lettere del santo “avevano un duplice scopo: direttivo-pratico, cioè consigliare sul modo di comportarsi in particolari situazioni; ed informativo, cioè tenere al corrente sulla vita della congregazione, specialmente sulla salute delle consorelle, nonché sui progetti che veniva maturando e sulle difficoltà che si frapponevano, e domandare informazioni sul comportamento di ogni singola suora”.
Egli, con il suo stile semplice, aveva il desiderio di animare, dare consigli, rafforzare lo spirito di comunione tra le suore e di partecipazione alla vita della nascente congregazione. In complesso, le lettere di san Luigi alle religiose, pervenute sino a noi, sono centosedici.
Come lamentava il Tinti: “La copiosa corrispondenza epistolare, che il Padre Luigi tenne nel lungo periodo dell’apostolica sua vita, purtroppo andò in gran parte smarrita”. Ciò che resta basta per farci un’idea dello spirito e del metodo che san Luigi seguì nel guidare le anime delle sue suore.
I luoghi di san Luigi
Dopo il 1867, san Luigi e il fratello Giobatta Scrosoppi vivono assieme nella casetta adiacente all’Asilo Immacolata, in contrada delle Dimesse, n. 1865, oggi via P. Luigi Scrosoppi.
Dopo la morte del fratello, avvenuta nel 1879, si trasferisce nella Casa delle Derelitte dove muore.
Vuole però essere sepolto ad Orzano, nel silenzio del piccolo paese di campagna, per essere dimenticato…
Le suore rispettano la sua volontà e le sue spoglie riposano ad Orzano fino al 1952 quando la sua salma é traslata a Udine, nella Chiesa di S. Gaetano. Ad Orzano si prega ancora nel luogo che a lungo ne custodì le sue spoglie.
Nel 2011, con il Decreto dell’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzoccato, la piccola chiesa viene intitolata anche a san Luigi Scrosoppi. Le parole incise sull’urna che raccoglie le spoglie del santo, posta sotto l’altare, rappresentano il suo testamento spirituale: “Carità, Carità, salvare le anime e salvarle con la Carità”.