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Mostra per il 90° Anniversario dell’Incoronazione di Maria Rosa Mistica

È vero, una mostra bisogna visitarla “in presenza” e non raccontarla… Consapevoli di questo limite, desideriamo comunque rendervi partecipi di quanto abbiamo concretizzato, seguendo l’intuizione che ci è nata mentre stavamo schedando dei documenti appartenenti a questo fascicolo: “L’Incoronazione di Rosa Mistica, 20 settembre 1931”. Condividere le cose belle, fa bene a tutti…

Le sorelle della comunità Casa Madre e della comunità S. Giuseppe hanno avuto la possibilità di goderla, di rivivere emozioni, ricordi, incontri indimenticabili, soprattutto nominando M. Adeodata Rizzi, la prima promotrice ed animatrice del grande sogno dell’Incoronazione di Rosa Mistica.

Vogliamo mostrarvi alcuni degli oggetti esposti, quelli considerati da noi tra i più preziosi, capaci di far rinascere nel cuore apprezzamento e rispetto verso una storia scritta con amore dalle sorelle che ci hanno preceduto. La mostra ripercorre le tappe principali della devozione verso Maria Rosa Mistica, dal momento in cui fu portata da Orsola de Grotta (1691-1747) nel Convento delle Sorelle della Carità e della Dottrina Cristiana da lei fondato. Questa Congregazione ebbe la protezione dell’Imperatore d’Austria Carlo VI di cui conserviamo il Diploma (Decreto) di protezione perpetua che porta la data del 26 agosto 1733.

ll Diploma consta di 17 pagine di pergamena, rilegate e rivestite di velluto rosso da cui partono due cordoni gialli. Questi, intrecciati e fissati sul dorso, uniscono il tutto ad una teca lignea a forma circolare, contenente il sigillo imperiale cesellato su cera rossa, conservato fino ad oggi nella sua forma assolutamente integra. All’interno del Diploma si trova uno stemma bellissimo, preparato per le Sorelle della Dottrina Cristiana, che rappresenta, in uno scudo ovale, le insegne imperiali e l’immagine della Carità cristiana.

Nel 1738, sr. Orsola, si reca a Vienna e porta con sé la statua di Rosa Mistica. A Graz viene fatta la prima incisione di questa immagine. “Maria Teresa, allora arciduchessa, ne volle in dono parecchie per regalarle in segno di protezione alle personalità che da lei si recavano. Ormai la fama di Rosa Mistica aveva varcato il Friuli e si era diffusa nell’Impero” (Guido Felice Simonetti, Commemorazione di suor Orsola de Grotta, 1691 – 1747). In alto l’intitolazione: titolo: “Rosa Mistica – Regina-Materprovidentiae-Gratz”; sotto l’immagine, l’invocazione: “Dispensatrix Gratiarum”. La didascalia è in lingua tedesca, così tradotta da Padre Rossi Giuseppe, cappellano del Santuario e confessore delle Suore della Provvidenza dal 1867 al 1879: “Vera immagine della miracolosa Beata Vergine Maria, la quale,  nell’anno 1737, dal 15 gennaio al 11 aprile, sudò sette volte dalla mano destra, ed è venerata presso le religiose di Cormòns”.

Una seconda immagine di Rosa Mistica viene incisa e stampata a Gorizia, sembra nel 1767. Dipende dalla prima, ma è di molto inferiore come disegno. Il titolo è diverso: ” Rosa Mistica ora p. n.”, (pro nobis) e la didascalia è in lingua italiana: “La Vera effigie della B: Vergine delle Consorelle della Carità di Cormons”. “L’Istituto delle Sorelle della Carità durò fino nel 1812 quando, per decreto del Regno Italico, di marca francese, il Convento fu soppresso e i beni posti all’asta… Le corone, la rosa, assieme a tutti gli ex voto allora esistenti, furono anch’essi rubati o posti all’asta… La Chiesa fu spoglia e deserta. Solo Rosa Mistica, dal suo altare, restava a proteggere e ad attendere…” (Guido Felice Simonetti, Commemorazione di suor Orsola de Grotta, 1691 – 1747). Come si può vedere, la statua originale di Rosa Mistica era molto diversa da quella che noi conosciamo e la sua prima Incoronazione fu fatta in forma privata dalle Sorelle della Carità e della Dottrina Cristiana nel 1743, quando la statua fu ornata da due corone imperiali donate dall’imperatrice Maria Teresa.

Nel 1867, dopo mezzo secolo di abbandono, p. Luigi ebbe “in dono, dall’imperatore Francesco Giuseppe la chiesa di s. Caterina con l’obbligo di tenerla sempre aperta a proprie spese” (Dal libretto Rosa Mistica e il suo Santuario, Testo di sr. Margherita Makarovic, Grafica Goriziana – Gorizia 1996). Con l’arrivo delle nostre sorelle, il culto e la devozione di Rosa Mistica riprende nuovo vigore, viene ristrutturata la chiesa e l’altare, la nicchia che ospita la statua prodigiosa e si fanno dei ritocchi sui colori, forme della statua, soprattutto negli anni prima dell’evento dell’Incoronazione del 1931.

Il terzo oggetto si riferisce all’“Albo delle eccellenze”; contiene le firme delle eccellenze presenti all’evento dell’Incoronazione e tante altre firme di tanti sacerdoti che visitarono o accompagnarono gruppi di pellegrini. L’incoronazione è avvenuta per mano dell’arcivescovo di Gorizia, Borgia Francesco Sedej (1854-1931). Vogliamo riportare la sua preghiera, contenuta in questo albo, perché sia la preghiera anche dei nostri cuori e perché, insieme, possiamo affidare ancora alla protezione di Maria Rosa Mistica la Chiesa, la nostra Famiglia Religiosa e il mondo intero.

“Attirami tu: dietro a te noi correremo all’odore dei tuoi profumi” (Cant. C. 1,3)

O Santissima Madre, mistica rosa del Cielo!
La tua bellezza attira tutti gli occhi. La dolce fragranza delle Tue grazie attira tutti i cuori.
Cielo e terra hai riempito col buon odore delle Tue virtù.
Fa discendere un alito di questo buon odore anche nel mio povero cuore, aiutandomi ad imitare il Tuo santo esempio. Per piacere al Tuo divin figlio. Anch’io devo divenire un fiore odoroso al cospetto di Dio. E come lo potrò, se Tu o buona Madre non mi pulisci, se non mi santifichi, mi rinforzi, se non mi conduci al Tuo divin figlio, il quale può fare di me un uomo nuovo?
Voglio divenire una rosa bianca nell’innocenza e una rosa rossa nel dolore e patimento per fare penitenza dei miei peccati. Come lo potrò senza la Tua intercessione? E come lo potrò se Tu non mi aiuti nel vincere il peccato e nell’amare la vita virtuosa?
Mistica Rosa, deh, fa che giunga a Te la mia voce, il mio sospiro! Ascolta la preghiera del Tuo figlio che ti pose la corona d’oro sul capo, coronando la Tua statua taumaturga
Rosa Mistica, prega per me! Fa ch’io Ti rassomigli in terra per fiorire un giorno nel celeste paradiso! Così sia!
(Gorizia, 27 settembre 1931, Francesco Borgia Sedej, arcivescovo)

Questa presentazione è proprio un piccolo, piccolissimo assaggio della nostra grande e bella storia che, grazie alle fonti storiche, possiamo conoscere, raccontare e trasmettere.

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